Antifurto – Progetto Smart Home

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    L’antifurto è stato realizzato mediante dei sensori reed posti su ogni finestra e porta, affiancati a delle calamite fissate sulla parte mobile che generano un campo magnetico in grado di aprire e chiudere il sensore. Quando la finestra o la porta sono chiuse il contatto è chiuso facendo passare corrente; viceversa quando si apre il contatto non circola più corrente. Quando l’allarme viene attivato tramite un pulsante e un contatto viene aperto, il PIC che rileva tale cambiamento accendendo il LED d’allarme arancione e un cicalino. Lo stato dell’allarme attivo/disattivo è segnalato da due led rispettivamente rosso/verde. Un’ altra segnalazione visiva si ha attraverso il display sul quale vengono visualizzate le informazione dell’allarme, se è attivato o se c’è stata un’intrusione.

    I contatti reed

    Il contatto Reed è un interruttore a lamina (normalmente aperto) che si chiude in presenza di un campo magnetico. Esso è costituito da due lamine, realizzate con materiale ferromagnetico, parzialmente sovrapposte e separate tra loro di qualche decimo di millimetro. Le lamine vengono sigillate all’interno di un piccolo contenitore di vetro riempito di gas inerte (azoto). Le estremità delle lamine (opposte ai contatti) fuoriescono dal contenitore e costituiscono i terminali del contatto. In presenza di un campo magnetico le lamine diventano sede di flusso magnetico e sulle estremità si formeranno poli di segno opposto che tenderanno ad attrarsi. L’impiego di contatti reed offre, rispetto al tradizionale finecorsa meccanico, numerosi vantaggi:

    • protezione del contatto dalla polvere o dall’umidità, grazie alla chiusura ermetica;
    • semplicità di azionamento;
    • elevata frequenza di commutazione (fino a 300 Hz);
    • elevata vita del contatto (centinaia di milioni di operazioni);
    • assenza di manutenzione e ridottissimo ingombro;
    • resistenza ad urti e vibrazioni;

    Lo svantaggio principale di questi contatti sta nell’impossibilità di realizzare lamine di grandi dimensioni, in grado di far passare forti amperaggi. I sensori Reed come dei semplici switch hanno bisogno anche loro di resistenze di pull down cosi da eliminare fluttuazioni di corrente o ancora per evitare cortocircuiti quando sono chiuse.

    Segnalazione visiva e sonora allarme

    Per la segnalazione visiva abbiamo utilizzato due LED verde e rosso per verificare lo stato dell’antifurto: verde(disattivo), rosso(attivo). Come si può vedere dallo schema sono collegati in modo che uno dei due LED sia sempre acceso. Infatti dando 0 al pin del microcontrollore, creiamo la massa per il led verde che si accende e il rosso rimane spento; inversamente mandando 1 al pin (5V) accendiamo il led rosso ma spegniamo quello verde siccome ai suoi capi ha una differenza di potenziale di 0V.

     Il LED arancione lampeggiante è collegato con una normale resistenza limitatrice. Mentre il cicalino, simulato da un buzzer è attivato tramite un transistor. Il pilotaggio di tale dispositivo avviene alimentandolo con un onda quadra, e per tale scopo useremo il modulo CCP1 per sfruttare la funzione PWM.

    Schema elettrico del sistema di antifurto